Compiti
Tra i compiti primari dell'Archivio Fotografico c'era, e c'è tutt'ora, quello di documentare le trasformazioni del Territorio Comunale derivate dall'attuazione del Piano Regolatore e delle sue successive Varianti Urbanistiche, e la documentazione di opere pubbliche. Molto materiale riguarda infatti indagini territoriali, legate agli elaborati di analisi dei Piani e Varianti Urbanistiche. Altre foto hanno come soggetto lavori di restauro o di manutenzione, oppure la costruzione di nuove opere pubbliche.
La maggior parte delle foto fa riferimento al territorio di Venezia insulare.
Oltre a queste attività, l'Archivio Fotografico si è fatto carico di fotografare anche antiche pubblicazioni, nonché stampe e planimetrie, al fine di averne una memoria storica in caso di danno.
Storia
L'Archivio Fotografico di Urbanistica ha una storia di più di 50 anni e per parecchi anni ha avuto sede nel mezzanino di Palazzo Ducale a Venezia.
La sua struttura comprendeva fotografi e archivisti, che operavano anche a "scavalco" dell'Assessorato all'Urbanistica, operando su ordinazione anche per altre strutture, quali per esempio l'Assessorato ai Lavori Pubblici.
Negli anni '70 l'archivio fu diviso per competenze e una parte del materiale raccolto passò sotto legita della Soprintendenza ai beni Culturali di Venezia, ed esattamente i primi 15.000 negativi. E' questo il motivo per cui la numerazione attuale dei negativi contenuti nell'Archivio di Urbanistica inizia da 15.000.
Assetto attuale
L'archivio si trova attualmente presso gli uffici della Direzione Sviluppo del Territorio e Città Sostenibile – Servizio SIT e pianificazione specialistica di settore nell'edificio della ex Carbonifera in viale Ancora a Mestre e si compone di alcune decine di migliaia di negativi e di foto stampate, oltre ad alcune lastre.
La copertura territoriale del materiale corrisponde alla totalità dei limiti comunali, anche se la stragrande maggioranza delle foto rappresentano Venezia insulare.
Il materiale è contenuto in 9 schedari oltre che in 4 vetrine e un paio di armadi. In 4 dei 9 schedari metallici a 4 cassetti sono contenuti circa 55000 negativi di vari formati, dal "piccolo" 35 mm. al 6x6 al 6x7, tutti numerati e tutti scansionati ad una risoluzione di 800x800 dpi. Di una parte di essi esistono anche le stampe (positivi) che riportano il numero del negativo corrispondente. Negli altri 5 schedari a 4 cassetti, queste foto sono suddivise territorialmente nelle Parrocchie della Diocesi di Venezia . Per ogni Parrocchia una cartografia riporta la suddivisione in sottozone, numerate da 1 a n., corrispondenti il più delle volte, alle singole calli o campi. Ne consegue che le foto (positivi) inerenti una singola parrocchia risultano suddivise con una logica territoriale, rintracciabili quindi attraverso una mappa o un indirizzo.
Nelle vetrine e negli armadi sono conservati dei "libroni" tematici, relativi sia a foto aeree di varie epoche, sia a specifici interventi di restauro o di documentazione: foto di fotografi veneziani, Ferruzzi, Giacomelli, Scarabello, ecc. che documentano il restauro della Fenice, la costruzione del ponte translagunare, la ricostruzione del porto dopo i bombardamenti; una serie di raccoglitori contiene materiale dell'ing. Ravà che documenta fotograficamente, la costruzione di opere di ingegneria idraulica nel territorio della provincia di Venezia; una serie di riprese dall'elicottero di tutto il litorale e altre isole della laguna. Esiste anche una documentazione fotografica del set del film "Marco Polo" girato nell'isola del Lido.