Cantiere di Stato sorto nel XII secolo, l'Arsenale si è sviluppato fino a diventare, per secoli, la maggiore fabbrica navale del mondo. Gli edifici e gli spazi produttivi hanno mantenuto la loro funzione originaria fino all'inizio della prima guerra mondiale e sono stati oggetto, a ragione dell'evoluzione delle tecniche cantieristiche, di costanti adeguamenti fisico-funzionali. Raggiunto l’apice dello sviluppo territoriale negli anni della I Guerra Mondiale, nel corso del '900 l’Arsenale ha conosciuto un progressivo abbandono da parte delle attività produttive e una forte contrazione dell’occupazione degli spazi da parte della Marina Militare.
Nel 2013 il Comune di Venezia è diventato proprietario di una porzione pari a quasi i 2/3 del compendio, assumendo di fatto il ruolo di principale soggetto promotore dell'Arsenale in grado di incidere più di ogni altro in modo significativo sul suo futuro sviluppo.
L'Amministrazione Comunale è quindi impegnata nella promozione di strategie e politiche di sviluppo finalizzate al rilancio del compendio sotto il profilo urbanistico e funzionale. Oltre al suo grande valore storico-monumentale, infatti, L'Arsenale di Venezia è dotato di ampi spazi di qualità architettonica e paesaggistica e del fascino di un’organizzazione funzionale intrecciata tra terra e acqua. Qualità che fanno dell’Arsenale un luogo di grande potenzialità per lo sviluppo di attività utili al riequilibrio della città verso funzioni capaci di creare benessere, posti di lavoro e servizi non esclusivamente legati all’economia turistica.